Diritto Doganale

Diritto Doganale

Il diritto doganale si occupa di quei tributi che la dogana è tenuta a riscuotere in forza di legge in relazione alle operazioni doganali. Tra essi sono ricompresi: 

  •  I diritti di confine costituiti dai dazi, dai prelievi e dalle altre imposizioni all’importazione o all’esportazione previsti dai Regolamenti dell’Unione Europea;
  •  I diritti di monopolio, le sovrimposte di confine e ogni altra imposizione di consumo a favore dello Stato, per quanto concerne le merci in importazione.

I diritti di confine gravano esclusivamente sulle merci provenienti dagli Stati extra UE e sono accertati e liquidati dagli Uffici finanziari dei singoli Stati sulla base di una tariffa doganale unificata a livello europeo, che assicura un trattamento impositivo uniforme con trasferimento del gettito direttamente alla Comunità di essa costituendo “risorsa propria”.
 

Unione doganale, la tariffa unica per l’Europa

In sostanza, una merce che arriva da un Paese che non fa parte dell’Unione Europea, escluso (temporaneamente) il Regno Unito per il quale è previsto un accordo commerciale ad hocpaga un dazio unico per far entrare il prodotto all’interno dell’Europa.

All’interno dei confini dell’Unione Europea, invece, è consentita la libera circolazione (c.d. “libera pratica”), anche per i prodotti di Paesi terzi per i quali sia stata pagata la tariffa doganale unitaria, vigendo una regolamentazione unitaria, quella del codice doganale comunitario, istituito con Regolamento (CE) n. 450/2008 del 23 aprile 2008.

Tale codice stabilisce e definisce la legislazione applicabile alle importazioni e alle esportazioni di merci tra la Comunità ed i Paesi terzi, mirando a facilitare il commercio e garantendo un alto livello di sicurezza alle frontiere.

In Europa e nel mondo, inoltre, esistono anche delle aree dette di “libero scambio”, che si basano su accordi stipulati fra Stati al fine di eliminare dazi, quote e preferenze tariffali su molti (o addirittura su tutti) beni scambiati tra le parti stipulanti.
 

L’accertamento doganale: i controlli alle frontiere

Quando un operatore commerciale presenta una dichiarazione doganale, l’ufficio competente prende atto degli elementi dichiarati dall’importatore e li accetta recependo la dichiarazione presentata: si parla in questo caso di accertamento doganale.

Ai fini della determinazione dell’obbligazione doganale vi sono tre elementi dell’accertamento indiscutibilmente rilevanti:

– La classificazione che incide sull’individuazione dell’aliquota daziaria; 

– L’origine che rileva rispetto alla riduzione o abbassamento dell’aliquota daziaria;

– Il valore che rappresenta la base imponibile dei beni. 

Per chi opera nel settore dell’import-export di merci, quindi, è fondamentale avere piena consapevolezza di aspetti doganali quali:

  •  Possibili tipi di controllo attuabili nelle esportazioni e importazioni;
  •  Tariffe doganali imponibili;
  •  Norme sull’origine delle merci;
  •  Corretta indicazione della classificazioneorigine valore dei beni importati da inserire nella dichiarazione doganale.

Esigenza che, dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, risulta essere ancora più forte. La Brexit, ha fatto sì che diventasse anch’esso un Paese terzo, quindi soggetto ai diritti doganali seppur regolamentati.

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